Franco Neri

VIDEO INTERVENTO

A quasi trent’anni di distanza dal precedente, nel luglio 2022 è stato approvato il Manifesto IFLA/Unesco sulla biblioteca pubblica.

La relazione si interroga innanzitutto sui tre nuclei tematici fondamentali del nuovo testo.

a) - lo sviluppo sostenibile. La partecipazione delle biblioteche agli obiettivi di Agenda 2030, richiede la condivisione di un metodo di lavoro nelle comunità fondato su: ascolto paziente dei bisogni; un approccio sistemico e multidimensionale; un metodo cooperativo e interistituzionale, la pratica della progettazione integrata e della circolazione dei saperi; una prospettiva intergenerazionale come riferimento costante.

b) - Le biblioteche nella società della conoscenza. Vi è una connessione molto chiara fra saperi e competenze di cittadinanza, con il risalto dato alla “cittadinanza scientifica” e alle modalità e strumenti per un suo effettivo e quotidiano esercizio.

c) – la comunità è il terzo tema, filo conduttore pervasivo. La relazione si interroga su alcuni aspetti sui quali il Manifesto è in parte reticente.

Quale comunità che si prospetta? Si può parlare solo di comunità al singolare? Che ruolo hanno i saperi nell’estenderne i confini? La produzione di saperi è solo locale?

Nella articolazione di missioni per la biblioteca pubblica contenuta nel Manifesto c’è una tensione sottostante di futuro in una preoccupata attenzione al presente. È uno dei messaggi più significativi, ma che forse avrebbe potuto e dovuto essere reso più nitido e intenso.

La pazienza dell’ascolto, il riconoscimento della parzialità della propria prospettiva spesso è la migliore garanzia di sintesi coraggiose e audaci, capaci di parlare a tutti.