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null Il Consiglio regionale celebra il Cinquantenario

Dal 09/07/2020 al 31/07/2020

Il Consiglio regionale celebra il Cinquantenario

Prime elezioni regionali il 7-8 maggio 1970, seduta d’insediamento del primo Consiglio regionale il 13 luglio 1970, cinquant’anni condensati in tre contributi: una mostra, un volume e un video. Sono le iniziative per il Cinquantenario dell’Istituzione regionale, illustrate dal presidente Mario Loizzo e dall'Ufficio consiliare di Presidenza in previsione del primo appuntamento, l’inaugurazione – lunedì 13 luglio, alle 18, nella nuova sede di via Gentile, a Bari - dell’esposizione di 22 pannelli che ripercorrono i momenti più significativi dell’ente, gli incontri internazionali, le visite di rappresentanti istituzionali.
Un programma semplificato dall'emergenza sanitaria: “le misure anti Covid ci hanno spinto a limitarci necessariamente all'essenziale - ha spiegato Loizzo – ma prima della pandemia avevamo in progetto, per dare un senso compiuto alla ricorrenza, anche una serie di approfondimenti sull'identità della Regione e su temi di rilievo, ad esempio la questione meridionale, la riforma del titolo V della Costituzione, l’autonomia differenziata”.
Oltre alla mostra, che vedrà simbolicamente il taglio del nastro lo stesso giorno dell’insediamento, mezzo secolo fa, le iniziative (dettagliate nella scheda allegata) prevedono l’allestimento di un audio video con le immagini salienti e la redazione di un volume sulla storia del Consiglio regionale, realizzato da storici e ricercatori, sulla base di un protocollo con l’istituto Gramsci di Bari “come contributo e spunto di dibattito politico e riflessione culturale sull’identità della Regione, sulla crescita della Puglia e sulle numerose ‘questioni’”.
Sono stati “cinquant’anni di tanti passi in avanti in positivo”, ha fatto notare il vice presidente Peppino Longo, “per una Puglia che crede nel rispetto dei diritti, che tutela la dignità delle persone, afferma nel suo Statuto i principi della democrazia e della libertà e che punta al progresso, per dare un lavoro ai propri cittadini e un futuro ai propri giovani”.
Nei cinque decenni di storia della Regione si inserisce a “buon titolo”, ha sottolineato il vicepresidente Giandiego Gatta, la legislatura che si avvia a conclusione, la decima, nel corso della quale “esperienze, sensibilità e formazioni diverse espresse nell’organo di governo dell’Assemblea legislativa hanno fatto sintesi e lavorato in concordia, nell’interesse del Consiglio e della comunità pugliese, che dopotutto ha complessivamente prevalso anche in Aula, sulle dinamiche del teatrino della politica. Tra i lasciti a chi ci seguirà, l’esigenza di realizzare testi unici, per dare organicità alla produzione legislativa”.
Anche per il consigliere segretario Beppe Turco la legislatura si chiude con “la consapevolezza di avere cercato sempre di essere degni rappresentanti dei pugliesi e con l’orgoglio di qualche risultato di rilievo conseguito”. Da medico, l’esempio è il milione e mezzo di euro di euro, dal prelievo di solidarietà sui vitalizi, concessi ai progetti di ricerca sulle malattie are.
L’obiettivo di chi siede in Consiglio regionale è cercare di affrontare le problematiche di una realtà regionale complessa e il consigliere segretario Luigi Morgante ha dichiarato di ritenersi arricchito e completato dall’esperienza, tanto sotto l’aspetto politico che personale: “mi ha offerto un quadro di attenzione allargato all’intero territorio pugliese, non alla sola provincia di provenienza”.
Cinquant’anni fa, il Consiglio regionale non aveva uffici, tanto meno una sala consiliare e celebrò l’insediamento nella sala riunioni della Provincia di Bari. Oggi, ha concluso il presidente Loizzo, “dal condominio in affitto di via Capruzzi siamo in una sede di grande valore progettuale e pregio architettonico. Sommessamente e al netto delle polemiche e di altre considerazioni, possiamo affermare che questo Ufficio di Presidenza ha accompagnato il completamento di un progetto straordinario ed ha consegnato ai pugliesi un grande patrimonio collettivo e identitario”